Annie Keating è una delle più interessanti cantautrici della nuova scena americana e la critica specializzata l’ha accostata a colleghe del calibro di Joan Baez e Mary Gauthier. Echi di blues e jazz, il calore degli strumenti acustici e le sue grandi dote da storyteller sono le sue caratteristiche principali della songwriter che arriva da Brooklyin, luogo sempre in fermento e grande ispirazione per la musica di Annie. Lo si intuisce dalle immagini di copertina di “All the Best”, il nuovo disco pubblicato da Appaloosa Records, che ritrae Annie seduta a Dumbo con Manhattan sullo sfondo come fosse la cartolina di un film di Woody Allen. “All The Best” è il titolo di una delle più belle canzoni di John Prine che chiude splendidamente questo disco ed è anche una dedica speciale e un saluto da Brooklyn ai fan italiani, un po’ come Greeting from Asbury Park di Springsteen. Ma è anche tutto il meglio della sua carriera ovviamente dove emergono canzoni come “Belmont” che racconta di quando imparò a strimpellare la chitarra sul portico di casa del fratello più grande della sua migliore amica ascoltando i vinili degli Stones. Il CD racchiude il nuovo mini album uscito negli USA più i brani più significativi!
Annie Keating is one of the most notable singer-songwriters in the contemporary Americana scene, and she’s been compared by the press to the likes of Joan Baez and Mary Gauthier. The Brooklyn-based artist’s staples are a bluesy, jazzy sound, the sonic warmth of acoustic instruments, and a gift for storytelling. “All The Best” closes with Keating’s version of the namesake song by John Prine, one of his best gems, but the album’s title is also a special dedication and a greeting to her fans, as well as a “best of” collection spanning her entire career, starting from the time she remembers in “Belmont”, when she learnt how to play guitar listening to the Rolling Stones on a friend’s front porch. Five of the songs are taken from a mini EP previously released in the US.