HUBERT DORIGATTI

The Nashville Sessions - EP 5 brani

Nonostante un pregevole trascorso come chitarrista in ambito jazz e un altrettanto pregevole CD omaggio a Dylan condiviso con Laura Willeit, il percorso musicale di Hubert Dorigatti, chitarrista e cantante di Brunico, ha decisamente subito una svolta da quando ha deciso di concentrarsi su un blues innovativo degno dei migliori interpreti d’oltreoceano in cui non ha però mai perso di vista il legame con la tradizione. Tradizione che ha dimostrato di conoscere a menadito. L’ultima mossa di Dorigatti è un EP registrato interamente a Nashville, come si conviene a chi è intenzionato a non lasciare nulla al caso: Nashville è la città degli studi di registrazione, ed è una fucina di talentosi session men di grande bravura. E Dorigatti ha il dono di saper scrivere, suonare e cantare il blues come un americano. 

“The Nashville Session” (2023) è stato registrato a metà ottobre presso il Blackbird Studio e comprende cinque brani composti da Dorigatti per quanto riguarda le musiche, con la collaborazione di Zach Allen, che è anche il produttore del disco, per quel che concerne i testi. Allen ha dalla sua un’esperienza monumentale avendo lavorato con nomi importanti come i vecchi Buddy Guy e Taj Mahal, il bluesman della middle generation Keb Mo’ e Kingfish Ingram, da molti indicato come il futuro del blues. I musicisti coinvolti hanno tutti un pedigree chilometrico: Anton Nesbitt si occupa del basso, Marcus Finnie è il batterista, a coadiuvare Dorigatti alle chitarre ci sono RobMcNelley e Kenny Greenberg. Non poteva mancare poi il sound di un organo Hammond B-3, affidato per l’occasione al veterano Mike Rojas.  5 brani EP


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MARTIN SIMPSON & THOMM JUTZ

Nothing But Green Willow

Presentiamo il nuovo album di Martin Simpson, cantautore e folk singer inglese, famoso a livello mondiale, e Thomm Jutz, produttore americano, hanno fatto un lavoro molto personale che rende omaggio alle canzoni rese note da Mary Sands e Jane Gentry, cioè al folk degli Appalachi. 


Notevole la serie degli ospiti: Seth Lakeman, Tim O’Brien, Tim Stafford, Dale Ann Bradley, Cara Dillon, Sierra Hull, Emily Portman, Tammy Rogers ed altri ancora. 


Un lavoro originale che prende corpo dalle radici della musica folk americana e si sviluppa su tematiche cantautorali e melodie di stampo tradizionale.


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EDWARD ABBIATI

To The Light

Dieci canzoni piene di suoni, colori ed energia che vanno a completare il racconto iniziato nel 2019 con “Beat The Night” che era un disco più acustico e chiaroscuro. 

Dieci canzoni che parlano di guardare in faccia la realtà, accettare le cadute, le sconfitte e trovare la forza di rialzarsi e rimettersi in cammino. Ogni giorno. 


Fiati, Archi, Chitarre Elettriche, Hammond. Rock. Garage. Punk. Folk. Un mix che rappresenta forse al meglio tutto il percorso attraversato dai dischi dei Lowlands, degli ACC, della collaborazione con Chris Cacavas fino ai recenti dischi solisti. 


Co-Prodotto da Edward Abbiati e Maurizio Gnola Glielmo. Special Guests: Winston Watson (Bob Dylan, MC5) alla batteria su 4 brani. 

Joey Huffman (Soul Asylum, Georgia Satellites) Hammond. 

Mike “Slo Mo” Brenner Lap Steel (Magnolia Electric Co., Marah) David Henry Archi (Yo La Tengo, REM). Marco Diamantini (Cheap Wine) Francis Carnelli (Mama Bluegrassband).


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AGNESE VALLE

I Miei Uomini

"I Miei Uomini" di Agnese Valle  il primo album da interprete della cantautrice / clarinettista, che ha scelto di rileggere alcune canzoni nate al maschile fra quelle che hanno segnato il suo percorso artistico e personale, donando loro un nuovo punto di vista. Da Tenco a Morgan, da Renato Zero a Brunori Sas passando per la Via Emilia di Guccini, i brani scelti superano il tempo, le mode, i generi, trovando nuova vita e spesso visioni ribaltate in una reinterpretazione al femminile che non solo fornisce loro un nuovo sguardo, ma le riporta nel presente con una nuova veste.


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SHAHIDA

Tracce di Libertà

Shahida è il nome della giocatrice della nazionale di hockey del Pakistan morta nel naufragio al largo di Steccato di Cutro, con lei hanno perso la vita 94 persone, 35 erano bambini.


Shahida cammina nelle strade di Teheran per chiedere diritti e libertà.


Shahida si nasconde nella sua casa a Kabul mentre legge un libro che i talebani non devono vedere.


Shahida studia, lavora, corre, gioca, balla, sogna, protesta, chiede diritti e democrazia dove non ci sono.


Shahida canta la libertà, difende il suo popolo, costruisce la pace tra le macerie della guerra, cammina ogni giorno in cerca di futuro.


Shahida è tutte le donne.


A tutte coloro che in questo momento rischiano la vita in una piazza che protesta, pronunciando pubblicamente parole censurate, chiedendo uguaglianza e dignità, a tutte le donne migranti, rifugiate che camminano lasciando tracce di libertà nel mondo è dedicato questo progetto musicale.


Un triplo CD in cui ogni singola nota nasce dalla straordinaria bellezza della condivisione e dalla incrollabile certezza che un mondo diverso è possibile.

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